La gara di ieri tra brianzoli e rossoneri farà discutere ancora per giorni soprattutto per un episodio che avrebbe potuto cambiare l’andamento del match.
Monza-Milan ha visto la vittoria di dei rossoneri per 0-1 ma non sono mancate le polemiche legate a diverse decisioni arbitrali.
L’arbitro Feliciani si è trovato al centro di numerose decisioni che hanno sollevato dubbi tra gli appassionati e gli addetti ai lavori. Analizzando la moviola proposta dalla Gazzetta dello Sport, emergono alcuni punti critici che hanno segnato la partita.
Metro di giudizio
Giusto non concedere un rigore al Monza al 14′, quando Pulisic ha agganciato il piede di Maldini: il tutto era in realtà al di fuori dell’area di rigore. Altre decisioni arbitrali hanno alimentato il dibattito, come il cartellino giallo ritenuto eccessivo dato a Djuric e l’assenza di un’ammonizione a Bondo, che in realtà sarebbe stata la seconda; poco convincente in generale la gestione dei cartellini.
Il voto
La prestazione di Feliciani non ha convinto la rosea che gli ha assegnato un 4,5. La sua conduzione di gara è stata criticata per il mancato utilizzo del V.A. R. in situazioni dubbie e per una gestione delle ammonizioni che ha lasciato perplessi.
L’episodio della discordia
La decisione più controversa si è verificata già al 7′ quando al Monza è stato annullato un goal. L’azione è stata interrotta per una presunta trattenuta di Bondo su Theo Hernandez. Tuttavia, secondo la Gazzetta dello Sport, questo intervento sarebbe stato di scarsa entità e non avrebbe dovuto influenzare il proseguimento dell’azione che ha portato al goal.
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